POSA IN OPERA - SEZIONE TECNICA

SUPPORTO

POSA IN OPERA - SEZIONE TECNICA

SUPPORTO

Quando ci si appresta alla formazione di una pavimentazione o di una PARETE RIVESTITA in pietra naturale è fondamentale avere una perfetta conoscenza del supporto, ovvero di quella struttura, orizzontale o verticale che verrà ultimata con l’applicazione della pietra naturale.



IL SUPPORTO


Il supporto può essere costituito da soli elementi portanti ma molto più comunemente comprende anche altri strati aventi diverse funzioni.

Lo strato portante

Nell’edilizia tradizionale le principali tipologie di strati portanti che compongono i supporti orizzontali interni sono: solaio misto in latero-cemento; solaio in calcestruzzo gettato in opera; solaio con pannelli prefabbricati in cemento anche alleggeriti (tipo “predal”); solaio con elementi prefabbricati precompressi e laterizio; solaio in acciaio; solaio misto in acciaio e laterizio; solaio ligneo.
Gli strati portanti dei supporti orizzontali esterni più diffusi sono: massicciata; calcestruzzo armato gettato in opera.

Gli altri strati

In riferimento alle norme UNI 7998:1979 “Edilizia. Pavimentazioni. Terminologia.” e UNI 8381:1982 “Edilizia. Strati del supporto di pavimentazione. Istruzioni per la progettazione e l’esecuzione.” và considerata la presenza degli strati del supporto interposti tra lo strato portante ed il piano di calpestio, quali: strato drenante, strato di regolarizzazione, strato di livellamento, strato di pendenza, strato di separazione, strato di irrigidimento, strato di integrazione impianti, strato di impermeabilizzante, strato di isolamento termico, strato di isolamento, nonché specificamente per le pavimentazioni lapidee:

Strato di rivestimento in pietra
è la finitura superficiale costituita nel nostro caso dagli elementi lapidei, nella posa di questo strato deve essere riposta la massima cura, poiché si opera su ciò che l’utente fruirà e vedrà.

Strato di allettamento di posa
collocato in posizione immediatamente sottostante agli elementi della pavimentazione, ha la funzione di legare la pietra allo strato sottostante, ad esempio per interni un massetto cementizio (che spesso assume funzioni di strato di regolarizzazione + livellamento + integrazione impianti) oppure per esterni un getto di calcestruzzo armato (con funzione di strato portante). L’allettamento può essere composto da malta cementizia ed avere uno spessore di diversi centimetri, oppure da collanti di varia natura per uno spessore di pochi millimetri e mai superiore al centimetro;

Strato sottofondo
Con il termine sottofondo di posa si identifica la superficie dello strato immediatamente sottostante allo strato di allettamento in malta o in collante che deve garantirne la solida adesione. Può ad esempio essere costituito dalla superficie del solaio dello strato portante o della superficie dello strato di livellamento, oppure, nel caso di esterni, dalla superficie della massicciata stabilizzata o del getto in calcestruzzo armato.

Un buon sottofondo è il presupposto indispensabile per ogni pavimentazione: garantisce l’adesione dell’allettamento in malta o in colla, distribuisce i carichi concentrati agli strati sottostanti evitando cedimenti e alterazioni locali, riduce il rischio di comparsa di fratture o crepe e preserva nel tempo l’integrità della pavimentazione.
Sezione esemplificativa di sottofondo stradale
Sezione esemplificativa di sottofondo stradale
Sezione esemplificativa di sottofondo stradale

CALCESTRUZZO ARMATO GETTATO IN OPERA

il tipico sottofondo per le pavimentazioni esterne



Il sottofondo assume rilevante importanza per le opere di pavimentazione esterne in pietra, specialmente qualora destinate al transito di veicoli, in quanto comunemente si identifica con lo stesso strato portante, dunque ravvisando in se sia la funzione strutturale che di garanzia per la stabilità e la solidità dell’intera opera.
In età antica la presenza del sottofondo veniva sostituita dall’impiego di pesanti conci masselli adagiati e battuti manualmente su strati di inerti selezionati, da tale pratica deriva il sottofondo del tipo “Macadam” utilizzato ancora oggi per la realizzazione delle strade carrabili.

Il sottofondo che indubbiamente trova maggior impiego oggi, sia per opere pubbliche che private, è però il sottofondo in calcestruzzo armato: un impasto di sabbia o ghiaietto, acqua, cemento nel dosaggio minimo di 200 kg/mc. gettato in opera annegando fogli di rete elettrosaldata di ferro avente sezione di min. 6 mm e maglia di cm 20x20 cm oppure 10x10 cm. Lo spessore di un sottofondo in calcestruzzo armato è comunemente compreso tra i 10 e 15 cm per transito leggero e occasionale (ad esempio sottofondi per abitazioni private) oppure spessori superiori per opere stradali pubbliche secondo precisi calcoli progettuali.
Il sottofondo così realizzato è in assoluto il più idoneo alle pavimentazioni in pietra naturale per esterni.

Dalla sua corretta realizzazione dipende la possibilità di eseguire una pavimentazione secondo regola d’arte, previa predisposizione di un sufficiente ed efficace declivio per lo smaltimento delle acque superficiali: pendenza di almeno 1,5 cm per ogni metro lineare (1,5 % o superiore), con punti di raccolta e smaltimento delle acque adeguati in numero e in posizione.
Il sottofondo è quasi sempre il principale responsabile di fratture localizzate riportate sulla superficie della pavimentazione in pietra, è quindi opportuno costipare adeguatamente lo strato sottostante prima di eseguire la stesura del getto, evitando per quanto possibile riprese successive nei getti e rispettando il periodo di stagionamento e assestamento dello stesso (28 giorni) prima di avviare le operazioni di posa in opera degli elementi lapidei.

Gli spessori utili di posa

La realizzazione del sottofondo deve necessariamente prevedere un adeguato spessore utile per la messa in opera della Pietra Naturale.

Pavimentazioni in cubetti e in ciottoli necessitano di:

  • uno spessore utile per la posa in opera pari a 10 cm per il tipo 4/6 cm
  • uno spessore utile per la posa in opera pari a 12 cm per il tipo 6/8 cm
  • uno spessore utile per la posa in opera pari a 14 cm per il tipo 8/10 cm

Pavimentazioni in lastre squadrate oppure ad opus incertum necessitano di:

  • uno spessore utile per la posa in opera pari a 6 cm per pietre aventi spessore tra 1 e 3 cm
  • uno spessore utile per la posa in opera pari a 8 cm per pietre aventi spessore tra 3 e 5 cm
  • uno spessore utile per la posa in opera pari a 10 cm per pietre aventi spessore tra 5 e 7 cm
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