SCEGLIERE LA PIETRA

PULIZIA E TRATTAMENTI

SCEGLIERE LA PIETRA

PULIZIA E TRATTAMENTI

LA PULIZIA DEI MATETIALI LAPIDEI

La pulizia è quell'insieme di trattamenti volti alla rimozione di impurità, incrostazioni e depositi di vario genere dalla superficie dei materiali lapidei. Marmi, graniti e pietre naturali non sono tutte uguali e di conseguenza differenti sono anche i trattamenti da eseguirsi:

MARMI, ONICI, ARDESIE, TRAVERTINI, ARENARIE E ROCCE CALCAREE IN GENERE

Da evitare in quanto avrebbero un effetto corrosivo e renderebbero ruvida e opaca la superficie:
  • Detergenti o prodotti acidi di alcun tipo
  • Alcool (anche denaturato e nemmeno diluito)
  • Aceto o succo di limone (nemmeno diluiti)
  • Prodotti anticalcare
Da impiegare per la rimozione di macchie:
  • Sapone di Marsiglia
  • Ammoniaca (concentrata al 3% per uso domestico)
  • Specifici detergenti neutri (a PH 7)
Da impiegare per la rimozione di incrostazioni da calcare:
  • Sapone di Marsiglia
  • Ammoniaca (concentrata al 3% per uso domestico) diluita in acqua
  • Candeggina (ipoclorito a bassa concentrazione per uso domestico) diluita in acqua > per incrostazioni tenaci. Controindicazione: possibile effetto sbiancante su superfici lucide, marmi colorati, acciaio inox della rubinetteria

GRANITI, GNEISS, SERPENTINI, BEOLE, SERIZZI, QUARZITI E ROCCE CON SILICATI IN GENERE

Da evitare:
  • Prodotti anticalcare
Da impiegare per la rimozione di macchie:
  • Sapone di Marsiglia
  • Ammoniaca (concentrata al 3% per uso domestico)
  • Specifici detergenti neutri (a PH 7)
  • Specifici detergenti o prodotti a base di acido muriatico e solforico > per macchie tenaci
Da impiegare per la rimozione di incrostazioni da calcare:
  • Sapone di Marsiglia
  • Ammoniaca (concentrata al 3% per uso domestico)
  • Succo di limone > per incrostazioni tenaci
  • Alcool denaturato diluito in acqua > per incrostazioni particolarmente tenaci

NOTE:
Per l’applicazione imbevere e strofinare più o meno energicamente un tampone Scotch-Brite (spugna abrasiva forte solitamente di colore verde) o all’occorrenza una paglietta metallica, facendo sempre una preventiva prova su una piccola e nascosta porzione di materiale. Risciacquare sempre abbondantemente con acqua dopo ogni trattamento ed in caso d’impiego di detergenti aggressivi è consigliata l’applicazione di un detergente neutro che ne inibisca l’azione. In caso di finitura lucida potrebbe rendersi necessario un successivo trattamento con cera o pasta di polvere lucidante per ripristinare l’originaria lucentezza.


DA NON IMPIEGARE MAI

Non usare mai su nessuna pietra naturale, graniti compresi, prodotti detergenti che contengono acido fluoridrico (HF) che ha il potere di sciogliere completamente il quarzo dei silicati, oppure acido fosforico (H3PO4).

Da evitarsi i generici prodotti commerciali anticalcare in quanto trattasi di forti acidi (possono contenere anche acido fosforico o fluoridrico) che in special modo su marmi, travertini, ardesie e onici ovvero materiali costituiti quasi interamente da calcare, producono cavitazioni superficiali dovute al discioglimento della calcite.

L’acido cloridrico (HCL) può portare ad alterazioni del colore o rigonfiamenti sui silicati, viene comunque utilizzato per recuperare pavimentazioni in granito molto degradate ma si tratta di intervento di risanamento del colore originario mediante corrosione e asporto della parte superficiale del materiale evidentemente destinato ad applicatori professionali.


È PIÙ SEMPLICE PULIRE UN GRES PORCELLANTO CHE UNA PIETRA?
SFATIAMO QUALCHE DICERIA

Gres e granito sono chimicamente simili in quanto entrambi contengono silicati, si possono macchiare e se uno dei due non si rovina impiegando uno specifico prodotto chimico per la pulizia è molto difficile che l'altro lo faccia. Quindi non è assolutamente vero che per la pulizia delle pietre sia necessario utilizzare esclusivamente acqua e sapone o detergenti neutri: detergenti basici e ammoniaca domestica sono sempre impiegabili e consigliati da qualsiasi marmista!
Ma soprattutto: esiste una vasta gamma di prodotti specifici per la pulizia ed il trattamento di marmi, graniti e pietre, appositamente sviluppati da rinomate aziende del settore tra le quali citiamo: FILA / FEDERCHIMICALS / BELLINZONI / CIBER / GEAL non a caso in tali linee si trovano spesso prodotti polivalenti utilizzabili sia per pietra che per gres porcellanato.

I DETERGENTI COMMERCIALI

La macchia dovuta alla penetrazione di materiale estraneo nei pori della pietra è rimovibile impiegando prodotti commerciali appositamente studiati per le varie pietre e per le più comuni e conclamate problematiche. Anche le macchie più tenaci ed evidenti quali olio, grasso industriale, grassi alimentari, caffè, vengono asportate da specifici prodotti concentrati in pasta abrasiva.

I detergenti commerciali sono prodotti chimici impiegati nella pulizia e appartengono a diverse categorie secondo la composizione ed il tipo di materiale su cui possono essere utilizzati.
In linea generale, si distinguono i prodotti a base acida da quelli a reazione alcalina, insieme ai composti che appartengono al gruppo dei tensioattivi, dei sali solubili (in tutto o in parte) oppure dei solventi estrattivi da utilizzare per particolari impieghi.
I composti a base acida (es. acido muriatico) risultano inadatti al trattamento su pietre carbonatiche come marmi, calcari ornamentali, tufi calcarei, travertini e arenarie a matrice calcarea, ma possono essere impiegati su pietre a base silicea come graniti, porfidi, serizzi, beole e quarziti.
I composti a base alcalina, l'ammoniaca ad esempio, sono impiegati soprattutto per i marmi, calcari ornamentali, tufi calcarei, travertini, arenarie a matrice calcarea, ardesia che non sopportano i prodotti acidi, ma naturalmente vanno bene anche sui graniti.
Per superfici levigate o lucide vanno usati solo prodotti a bassa concentrazione e con grado di acidità delle soluzioni di poco superiore alla neutralità (ph 7), mentre su materiali compatti e non molto sensibili è possibile ricorrere a soluzioni concentrate per esercitare un’azione più drastica di diluizione.

Prima dell’applicazione di prodotti detergenti sono consigliabili delle prove che ne determinino l’efficacia perché l’azione su superfici molto alterate e in presenza di superfici a elevata porosità esiste il rischio di penetrazione del detergente senza poi la possibilità di asportazione con il lavaggio finale.

Dopo il trattamento con soluzioni basiche o acide, occorre sempre inibire l’azione del detergente risciacquando abbondantemente con acqua corrente e all’occorrenza impiegando specifici prodotti neutralizzanti capaci di neutralizzare l’azione corrosiva ed eliminare eventuali sali che formati per reazione.

In commercio esistono molteplici prodotti detergenti, protettivi, antimacchia, antigraffiti, specifici per l’eliminazione di macchie di ruggine, verderame, macchie di cemento ed altro, tutti appositamente studiati per i materiali lapidei. Il consiglio è dunque quello di rivolgersi a professionisti del settore per individuare il giusto prodotto e se necessario poter contare su un intervento professionale direttamente svolto in opera.

LA CURA DEI MATETIALI LAPIDEI

I TRATTAMENTI PROTETTIVI

In genere su tutte le pietre naturali con prevalente composizione di carbonati di calcio (calcare) come i marmi, travertini, onici e alabastri, ardesie, brecce sono sensibili a liquidi debolmente acidi come il succo di limone o a bevande come la Coca Cola che possono avere un effetto macchiante evidente soprattutto su cromie chiare ed omogenee. I materiali naturali a base di silicati (quarzo, feldspato, mica) come graniti, quarziti, porfidi, serpentini e beole sono maggiormente resistenti e meno sensibili agli attacchi chimici ma possono anch’essi possono esseri corrosi da acidi forti.
Marmi e graniti inoltre non potendo essere del tutto impermeabili all'acqua a causa della loro porosità possono riportare efflorescenze saline per trasporto di sali diluiti o macchie gialle/rossastre dovute a fenomeni di ossidazione del ferro, problema tipico di alcuni marmi tra cui i bianchi di Carrara.

Tutti questi inconvenienti sono risolti da un adeguato trattamento idrooleorepellente ad effetto opaco oppure lucido che chiude le microscopiche porosità superficiali.

Anche le deposizioni di calcare si verificano nei bagni a causa della durezza dell'acqua potabile ed un trattamento idrooleorepellente superficiale effettuato dopo la posa fa si che il calcare non penetri nel materiale lapideo in tali ambienti è sempre consigliato e imprescindibile per marmi e pietre tenere.
Altresì resine e cere hanno una funzione leggermente protettiva, in quanto creano uno strato superficiale che offre una certa resistenza all’azione dell’acqua e, in misura minore, degli oli.

LA LUCIDATURA DELLE PAVIMENTAZIONI LAPIDEE

Con lucidatura si intendono quei trattamenti che attraverso la deposizione di una cera aumentano la lucidità (il grado di diffrazione della luce), esaltano i colori naturali e infine proteggono la superficie dal naturale degrado che il tempo porta. La lucidatura con cera e' tipicamente riservata ai pavimenti in marmo con finitura superficiale lucida posati in interno.

Se si verifica una opacizzazione (perdita di riflettanza) vuol dire che il materiale lapideo per un qualche motivo sta perdendo la rifinitura superficiale, si rende quindi necessario un trattamento protettivo che favorisca la cristallizzazione superficiale ma se ciò non fosse sufficiente è necessario operare rilucidando.

Un pavimento degradato anche nei casi più estremi in cui la parte superficiale del materiale parrebbe irrecuperabile può tornare nuovo rilevigando e rilucidando con macchine specifiche nel processo di rilevi-lucidatura in opera con eventuale risigillatura delle fessure con mastice di colore compatibile.
Il costo e' comunque inferiore rispetto alla realizzazione di un nuovo pavimento e si evitano sprechi di materiali unici e magari storici.
I cookie permettono il funzionamento di alcuni servizi di questo sito. Utilizzando questi servizi, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra.
Leggi i dettagliAccetto