PROGETTARE CON LA PIETRA

PRESCRIZIONI

PROGETTARE CON LA PIETRA

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La qualità di un’opera eseguita impiegando pietra naturale dipende da una buona progettazione, da un’accurata lavorazione dei materiali e da una loro corretta messa in opera.

In fase progettuale sarà necessario prevedere uno strato portante adeguatamente dimensionato e realizzato in modo da garantire solidità ed integrità, nonché un sottofondo compatto che favorisca una buona e duratura adesione dell’allettamento in malta o in colla della pietra naturale. Dalla corretta realizzazione di tali elementi, oltre che dalla predisposizione dei necessari giunti, dipenderà l’integrità della pavimentazione e la comparsa di fratture o crepe sulla superficie in pietra.

La posa “a Regola d’Arte” dei materiali lapidei consegue un’apprezzabile armonia estetica nell’insieme priva di disomogeneità, valorizzando la natura del materiale e mostrando una tessitura di posa uniforme e ben identificata; realizza una sufficiente planarità delle superfici permettendo, nelle pavimentazioni esterne, un regolare scolo delle acque superficiali evitando ogni possibile ristagno; permette di preservare nel tempo integra ed intatta l’opera riducendo al minimo necessario l’ordinaria manutenzione.

L’esperienza, la mano e l’occhio di un buon posatore condizionano, talora in maniera determinante, il risultato di un’opera. Chi esegue la posa in opera deve possedere le capacità, l’esperienza e l’idonea strumentazione tecnica, dovranno inoltre essere seguite le disposizioni date dal produttore e dalla direzione lavori. È dunque importante che l’operatore sia perfettamente a conoscenza dei disegni esecutivi complessivi, delle quote, degli allineamenti, delle tolleranze di posa, delle distinte di taglio e lavorazione, appurandone la rispondenza con le effettive condizioni operative riscontrate sul cantiere, preoccupandosi di sollevare osservazioni o proporre soluzioni specifiche qualora necessario.

In cantiere tutti i materiali necessari alla posa devono essere stoccati, movimentati e trattati in modo tale da non subire danneggiamenti o alterazioni di sorta e conservati in luoghi idonei, protetti dalle da possibili urti o contatti con altre lavorazioni di cantiere.

Le condizioni metereologiche devono essere favorevoli alle lavorazioni previste, in particolar modo la temperatura dell’aria non dovrà essere inferiore a quella minima prescritta dal collante impiegato né inferiore allo zero termico se è previsto l’impiego di acqua nell’impasto.

La superficie deve essere in condizioni consone e tutti i materiali impiegati nel ciclo di posa in opera non devono essere causa di macchie, ossidazioni, efflorescenze. In particolare l’acqua deve essere pulita, priva di ossidi di ferro, sali e di qualsiasi altra impurità o sostanza in grado di causare irregolarità nel processo di presa o efflorescenze; essa deve essere usata nelle giuste dosi, onde evitare affioramenti o la sfarinatura degli allettamenti. Gli inerti ed i leganti devono essere esenti da sostanze terrose ed argillose, da sali ed ossidi e da sostanze organiche.

Le operazioni di sigillatura devono essere avviate al termine dell’asciugatura dello strato di allettamento ed essere ultimate, anche per settori ma senza riprese a vista, rispettando i tempi di presa dei materiali impiegati. Essendo la sigillatura una finitura particolarmente importante per la riuscita dell’opera, deve essere eseguita su superfici pulite mettendo in pratica tutti gli accorgimenti del caso. Nel caso di pavimentazioni esterne, la sigillatura deve riempire tutti i vuoti tra gli elementi in modo tale da impedire possibili infiltrazioni d’acqua che, tramutata in ghiaccio dai rigori invernali, potrebbe provocare il distacco degli elementi ed il dissesto dell’intera pavimentazione.

L’esperienza insegna che il tempo intercorrente tra la fine delle operazioni di posa e la fine del cantiere è molto delicato a causa di operazioni spesso eseguite sulla superficie ultimata senza le cautele necessarie ad evitare rotture, graffi, macchie e quant’altro. È perciò sempre consigliabile che la posa della pietra naturale (pavimentazioni e scale, specialmente all’esterno), sia eseguita quando tutti o buona parte degli altri lavori edili di finitura, compresi gli intonaci, sono stati ultimati.

Nel caso di interventi sulla superficie in pietra per l’asportazione di aloni o macchie oppure il trattamento protettivo con impregnanti, è assolutamente necessario che ogni prodotto impiegato sia idoneo al materiale e non causi danni alla finitura della pietra o alla sigillatura; le operazioni devono essere eseguite da personale competente con le corrette procedure e tempistiche.

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