POSA IN OPERA

SEZIONE TECNICA

POSA IN OPERA

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SISTEMI DI POSA IN OPERA

La scelta dell’adeguato sistema di posa in opera per la realizzazione di una pavimentazione o di un rivestimento in pietra naturale deve tenere in considerazione diversi aspetti, quali: quote del sottofondo, litotipo utilizzato, spessore del litotipo e relative tolleranze, tipo di utilizzo, tempi di esecuzione, livello qualitativo e grado di esperienza della manodopera.

La valutazione di tali aspetti, sia intrinseci che estrinsechi al cantiere, orienta la scelta del sistema e della tecnica di posa maggiormente idonee.

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TECNICHE TRADIZIONALI

Si tratta di tecniche di posa in uso da diversi decenni che si basano sulla giustapposizione degli elementi lapidei tramite uno strato legante costituito da malta o collante, eventualmente anche con l’impiego di zanche o grappe di ancoraggio. Queste tecniche si caratterizzano per la messa in opera contemporanea in un unico processo sia della pietra naturale che del suo strato di allettamento, senza la preliminare realizzazione di un massetto.

I tradizionali sistemi di posa in opera prevedono cinque fondamentali tecniche raggruppate in due categorie: la POSA A FRESCO con tecniche che prevedono l’impiego di malta bastarda / malta con spolvero di cemento / malta semisecca con boiacca di cemento / imbottitura e zanche di ancoraggio; nonché la POSA A COLLA con tecnica che prevede l’impiego di adesivi.

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TECNICHE ALTERNATIVE

Una tecnica alternativa per la posa di materiali lapidei prevede la realizzazione di PAVIMENTI SOPRAELEVATI, utili al fine di facilitare installazione e modifiche alle reti tecnologiche ed impiantistiche soprattutto per edifici adibiti ad uffici, banche, centri direzionali.

Altra speciale tecnica è quella che prevede la realizzazione di PARETI VENTILATE con impiego di lastre lapidee di grandi dimensioni, permettendo una migliore risposta dell’intero involucro edilizio dal punto di vista energetico, della tenuta all’acqua, dell’eliminazione dei fenomeni di condensa.

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RIVESTIMENTO E MURATURA

La pietra naturale si dimostra un materiale esemplare quando applicato in esterno sulle facciate degli edifici. Essa caratterizza le architetture conferendo evidente pregio estetico, migliora l’isolamento termico, preserva le coibentazioni poste a cappotto nonché gli strati di finitura delle murature riducendo la necessità di effettuare interventi di manutenzione nel tempo.

Con RIVESTIMENTO IN PIETRA si identifica lo strato di allettamento e la pietra posta in vista a finitura di una qualsiasi muratura che svolgerà funzione portante e di supporto. Il rivestimento é dunque del tipo portato ed è costituito da conci di pietra a basso spessore, aventi solitamente il retro segato, che vengono applicati mediante idoneo collante direttamente alla superficie della muratura oppure ad un ulteriore strato di collante armato e tassellato meccanicamente alla parte portante della muratura stessa.

Con MURATURA IN PIETRA si identifica un’opera muraria del tipo autoportante isolata o eretta in appoggio ad una qualsiasi altra muratura, il cui “peso” viene scaricato interamente in verticale sulla fondazione posta al piede della muratura.

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SUPPORTO

È importante avere una adeguata conoscenza del supporto ovvero di quella struttura, orizzontale o verticale che verrà rifinita mediante un rivestimento in pietra naturale a vista. Il supporto può essere costituito dalla sola parte portante ma molto più comunemente comprendere anche altri strati aventi diverse funzioni quali: strato drenante, strato di regolarizzazione, strato di livellamento, strato di pendenza, strato di separazione, strato di irrigidimento, strato di integrazione impianti, strato di impermeabilizzante, strato di isolamento termico, strato di isolamento, nonché specificamente per le pavimentazioni lapidee lo strato di sottofondo, di allettamento, di finitura mediante rivestimento in pietra.

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GIUNTI

In correlazione alle connessioni con le parti strutturali, alle condizioni d’esercizio e alle condizioni ambientali, le pavimentazioni ed i rivestimenti sono soggette a tensioni di vario genere che possono provocare negli elementi lapidei fessurazioni, rotture, fuoriuscita dalla propria sede, con grave danno sia funzionale sia estetico. Al fine di assorbire tali tensioni è necessario predisporre dei giunti specifici che permettano un controllato movimento tra le diverse parti dell’edificio.

I principali tipi di giunto sono: giunti strutturali / giunti desolidarizzanti (di separazione) / giunti di dilatazione (e contrazione) / giunti di flessione / giunti di ritiro.

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