La pulizia è quell'insieme di trattamenti volti alla rimozione di impurità, incrostazioni e depositi di vario genere dalla superficie dei materiali lapidei. Marmi, graniti e pietre naturali non sono tutte uguali e di conseguenza differenti sono anche i trattamenti da eseguirsi:
NOTE:
Per l’applicazione imbevere e strofinare più o meno energicamente un tampone Scotch-Brite (spugna abrasiva forte solitamente di colore verde) o all’occorrenza una paglietta metallica, facendo sempre una preventiva prova su una piccola e nascosta porzione di materiale. Risciacquare sempre abbondantemente con acqua dopo ogni trattamento ed in caso d’impiego di detergenti aggressivi è consigliata l’applicazione di un detergente neutro che ne inibisca l’azione. In caso di finitura lucida potrebbe rendersi necessario un successivo trattamento con cera o pasta di polvere lucidante per ripristinare l’originaria lucentezza.
Non usare mai su nessuna pietra naturale, graniti compresi, prodotti detergenti che contengono acido fluoridrico (HF) che ha il potere di sciogliere completamente il quarzo dei silicati, oppure acido fosforico (H3PO4).
Da evitarsi i generici prodotti commerciali anticalcare in quanto trattasi di forti acidi (possono contenere anche acido fosforico o fluoridrico) che in special modo su marmi, travertini, ardesie e onici ovvero materiali costituiti quasi interamente da calcare, producono cavitazioni superficiali dovute al discioglimento della calcite.
L’acido cloridrico (HCL) può portare ad alterazioni del colore o rigonfiamenti sui silicati, viene comunque utilizzato per recuperare pavimentazioni in granito molto degradate ma si tratta di intervento di risanamento del colore originario mediante corrosione e asporto della parte superficiale del materiale evidentemente destinato ad applicatori professionali.